Le discipline da combattimento non hanno l’unico obiettivo di mettere a confronto dal punto di vista fisico due atlete, ma consistono nell’applicazione di tecniche ben precise per colpire l’avversario e ottenere punti durante gli incontri. Esse quindi si basano sulla forza sia fisica che mentale dell’atleta, che deve trovare la giusta concentrazione e sferrare dei colpi ben pensati.
Gli sport da combattimento sono numerosi e hanno delle radici molto profonde e radicate nella storia dell’uomo. Ognuna di esse ha delle origini risalenti ad un territorio e a un popolo specifici, spesso legate alla necessità di autodifesa dagli attacchi di popolazioni esterne, per poi diffondersi a livello mondiale e divenire una vera e propria pratica sportiva.
Una di queste è la Thai Boxe, conosciuta anche come boxe thailandese o Muay Thai, uno sport che prevede l’utilizzo di protezioni e guantoni da thai boxe. Ma vediamo nello specifico le sue caratteristiche.
Origini ed evoluzioni della Muay Thai
Le origini della Muay Thai affondano nella tradizione antica thailandese, precisamente a 1500 anni fa circa. Il nome ha un significato molto importante, infatti la parola “Muay” significa “lotta” e deriva dalla parola sanscrita “Mavya” che sigifica “unire insieme”, mentre “Thai” è una parola di origine thailandese che significa “Popolo libero”. Essa, infatti, inizialmente era utilizzata dal popolo thailandese per difendere i proprio territorio, per questo veniva insegnata a tutti questa pratica di combattimento. Solo successivamente iniziò ad essere praticata in versione sportiva e vennero messe per iscritto le regole di questa disciplina, che prima venivano tramandate solo oralmente.
Ciò che è rimasto invariato è la tradizione, mentre importanti cambiamenti si sono succeduti in merito alla regolamentazione. Originariamente i combattimenti erano molto duri e violenti, i lottatori non utilizzazvano i guantoni da thai boxe e si fasciavano le mani con delle corde, non erano divisi in base alle attuali categorie di peso e si sfidavano sul ring in round infiniti, che terminavano solamente quando uno dei due atleti si arrendeva. Solo intorno al 1930 vengono introdotte delle regole ben precise che hanno lo scopo di salvaguardare la salute degli atleti durante gli incontri e attualmente i lottatori indossano numerose protezioni volte a garantire una buona protezione.
Allenamento di Muay Thai
I veri e propri allenamenti di Muay Thai sono quelli svolti in Thailandia. Qui, fin da piccoli gli atleti scelgono la palestra più vicina alla propria abitazione in cui potersi allenare e prepararsi ad entrare nel grosso mercato di questa disciplina. È un mercato molto simile a quello del calcio, in cui gli atleti vengono “acquistati” da delle società e si spostano di città in città: questo sport diventa un vero e proprio lavoro, tanto che per molti rappresenta l’unica fonte di sostentamento.
Quindi, se si vuole capire in cosa consiste un autentico allenamento di Muay Thai bisogna osservare la versione originale thailandese, in quanto in occidente questa disciplina ha subito delle variazioni. Inoltre, questo sport da combattimento prevede una serie di riti e preghiere che vengono effettuati prima di ogni incontro, come una sorta di rituale iniziatico dell’atleta per trovare la pace interiore e l’appoggio degli spiriti benigni che lo supporteranno durante l’incontro.
Le principali fasi dell’autentico allenamento di Muay Thai consistono nel riscaldamento, nello shadow boxing, nel lavoro tecnico al sacco, nell’allenamento ai colpitori, nello sparring, clinch, potenziamento al sacco, body workout e nel defaticamento finale. Come potete vedere ogni allenamento prevede una serie di esercizi che lo rendono molto lungo e faticoso, per questo è praticamente impossibile eseguire tutti gli step elencati in una sola sessione. Si decide, quindi, di separare le fasi in modo tale che ognuna di esse venga eseguita almeno due volte a settimana, ma facendo precedere ogni allenamento dal riscaldamento e terminandolo con il defaticamento.